domenica 29 maggio 2011

"A TORT è BABBà CO' MELE(MIELE) è O' CAFè"

"PREFAZIONE"
Tutti voi pensate, nel cuor vostro: "MA STU BABBA' ?SA FARE SOLO DOLCI NAPOLETANI???Si è vero che so fare benino i dolci della mia terra, ma mi diletto con molta umiltà a fare altri tipi di dolci, in genere, dimostrandovi, chi mi segue è non, che in futuro Babbà vi sorprenderà!!!Ricordandovi, sempre, che la presunzione acceca le persone senza capire che la semplicità riempie il cuore è l'animo di soddisfazioni. Il proverbio dice:"CHI VA PIANO VA SANO è VA LONTANO", questo è il mio motto è tale rimane. Il mio cuore è già pieno di queste soddisfazioni, ho avuto la fortuna di incontrare persone degne del proprio nome che mi hanno dato è continuano a darmi la forza per andare avanti in questo mio cammino lungo e faticoso, riempiendomi di affetto e di gioia quotidiana mente ed io non posso fare altro che contro cambiare regalando le mie ricette che ho conservato preziosamente per tanti anni è di darvi il meglio di me stesso. GRAZIE A TUTTI
COSA VI SERVE:
Uno sbattitore elettrico con fruste
Uno stampo da plumcake da 23 cm di lunghezza solo imburrato
Una ciotola di acciaio, possibilmente
INGREDIENTI:
2 uova grandi fresche
110 di zucchero semolato
110 di zucchero di canna
1 dl di olio di girasole
250 g di miele liquido, acacia possibilmente
1 cucchiaino di buccia d'arancia grattugiata
1/4 di litro di caffè ristretto di buona qualità
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
240 g di farina "00"
panna montata dolce
PREPARAZIONE:
Sbattete le uova con i due zuccheri fino a quando il composto non sarà addensato e di colore giallo limone. Unite il miele, l'olio e la buccia d'arancia, sbattendo sempre. Mescolate il bicarbonato e il lievito con il caffè, aggiungete al composto con le uova e infine incorporate la farina setacciata, amalgamandola dal basso verso l'alto. Versate in uno stampo da plumcake che avrete imburrato e fate cuocere nel forno già riscaldato a 160°C per un'ora e mezzo circa. Fate la prova dello stecchino, inserito in mezzo alla torta dovrà uscirne completamente asciutto. Sformate la torta su una gratella e lasciate raffreddare completamente. Servitela con panna montata dolce, se vi piace.
"BUONA VITA ATUTTI"

venerdì 27 maggio 2011

"TORTA ALLO YOGURT DI FRAGOLE...DEDICATA A LUCIA!!!!UNA MIA INSTANCABILE SOSTENITRICE!!!"

"PREFAZIONE"
Continua la mia saga delle torte semplici, dedicando questa ricetta ad una delle mie follower che mi segue instancabilmente, sostenendomi, non solo commentando le ricette, ma lo fa anche in silenzio. Un silenzio che inebria il mio cuore, riguardevole nei miei confronti, so che sta li a leggere le mie ricette e nel momento opportuno mi fa dei complimenti a dir poco encomiabili nei miei  riguardi. Il minimo che possa fare, cara Lucia, è dedicarti con estrema semplicità, come lo sei tu, questa torta che ritengo sia adatta al tuo stile di vita mediterranea, fresca, bella e solare!!!!!GRAZIE DI TUTTO....SIGNORA MAESTRA!!!!
COSA TI SERVE:
Uno stampo a cerniera da 24 cm di diametro imburrato ed infarinato
Uno sbattitore elettrico con le fruste
una ciotola di acciaio possibilmente
Un vasetto di yogurt vuoto che ti serve per misurare gli ingredienti
INGREDIENTI:
3 uova intere fresche
1 vasetto di zucchero semolato o di canna
1 vasetto di olio di semi o altro...
1 vasetto di yogurt alla fragola di buona qualità intero
3 vasetti di farina "00" setacciati...Divella o altro....
1 bustina di vanillina o mezza bacca o altro....
1 bustina di lievito per dolci della Pane Angeli o altro....
1 pizzico di sale fino
PER COPRIRE LA SUPERFICIE PRIMA DI INFORNARE:
Fragole a pezzetti a piacere
Cioccolato a piacere a scaglie, il gusto che desideri, io metto il fondente
PREPARAZIONE:
Preriscalda il forno ad una temperatura di 180°C.
Prima di eseguire la torta, preparati le fragole a pezzetti e il cioccolato a scaglie, setaccia la farina e imburra e infarina lo stampo. 
Sguscia le 3 uova e mettile nella ciotola, incomincia a romperle con lo sbattitore e aggiungi il vasetto di zucchero e il pizzico di sale é batti finché questi ingredienti si sono bene amalgamati. Aggiungi il vasetto di olio, a filo, poi lo yogurt e i 3 vasetti di farina già setacciata, insieme alla vanillina ed al lievito anch'esso setacciato. Mescola con le fruste. Quando l'impasto sarà uniforme, adagia il composto nella tortiera che hai preparato. Subito prima di infornare, aggiungi le fragole e il cioccolato sulla superficie della torta ed inforna alla temperatura già impostata per 40 minuti circa. Controllare sempre la cottura è adeguati alle prestazioni del tuo forno, le mie indicazioni sono per il mio forno, se non sei sicura della riuscita della cottura fai così; per i primi 15 minuti cuocila a questa temperatura poi abbassala a 160°C e continua fino a cottura regolandoti con il tempo. Una volta cotta, dopo aver fatto la prova del ferro da calza, sformala su di una gratella a raffreddare e....BUON APPETITO!!!!!!!
N.B.: Puoi cambiare gli ingredienti a tuo gusto è piacimento; al posto delle fragole puoi cambiare con le ciliege ma cercare di abbinare sempre col gusto dello yogurt ecc... Quando è fredda la puoi guarnire con della panna montata per esempio, la fantasia a te non manca, cerco solo di farti capire che puoi giostrare come vuoi. Spero di essere stato esaudiente e di aver fatto cosa gradita. CON AFFETTO...BABBà!!!!!CIAOOOOOO!!
" LUNGA VITA A TE" 

mercoledì 25 maggio 2011

"TORTA CON MARMELLATA DI LIMONI"

"PREFAZIONE"
Dopo i miei suggerimenti e tecniche per la buona riuscita di una torta e dei dolci in generale, incomincio a dedicarvi alcune torte semplici da fare, ottime per la prima colazione, per la merenda dei vostri figli o per un te. Le torte che facciamo in casa sono sempre le migliori in confronto a merendine confezionate dove di fresco non c'è proprio niente, quindi educate i vostri figli a mangiare una fetta di torta fatta con le vostre mani senza venirmi a dire che non avete il tempo per farne una. Il tempo ci deve stare, lo dovete fare uscire, fateli crescere come si deve, sani, forti e belli, fatevi  aiutare da loro quando eseguite la procedura di una torta, solo così potranno capire che la torta fatta dalla propria mamma è migliore della pubblicità "accattivante" di una una merendina vista in TV o nei banchi frigo o scaffali dei super. Vi siete fatte un po' di conti???In un mese quante merendine comprate??Quanto vi vengono a costare??Per l'amor del cielo non voglio assolutamente farvi i conti in tasca, siete le padrone potete comprare quante merendine volete, ma se fate bene i conti, alla fine, guadagnerete molto per la salute dei vostri pargoli. Questo sarà il risparmio mensile che darete ai vostri figli per un futuro senza patologie ma senz'altro con più benessere!!!!!!
PAROLA DI BABBà!!!!!!
COSA VI SERVE:
Uno stampo da 24 cm di diametro, imburrato ed infarinato
Uno sbattitore elettrico con fruste o una planetaria con frusta
Due ciotole, se sono d'acciaio è meglio
Un settaccio
Una spatola
Un porta torte o altro...
INGREDIENTI:
2 tuorli d'uova freschi
60 g di zucchero semolato
50 g di olio di oliva
160 g di marmellata di limoni di marca:" Fattoria siciliana" o altro....
150 g di farina "00" Divella o altro....
Un cucchiaino di lievito per dolci, Pane Angeli o altro.... 
2 albumi montati a neve con un pizzico di sale o di miele
PREPARAZIONE:
Preriscaldate il forno a 160°C.
Montare i tuorli con lo zucchero fino a quando non saranno belli gonfi, aggiungete l'olio a filo, la marmellata ammorbidita con una forchetta, la farina setacciata con il lievito e i due albumi montati a neve fermissima con il pizzico di sale, amalgamandoli bene al composto aiutandovi con una spatola con un movimento dal basso verso l'alto. Versare il tutto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato. Infornate  alla temperatura su detta per 40 minuti, fate la prova del ferro da calza prima di sformare. 
Una volta cotta, mettetela a raffreddare su una gratella. Una volta fredda, conservatela in un porta torte, dove si mantiene bene per diversi giorni o la potete congelare a fette avvolte con fogli d'alluminio.
"BUONA VITA A TUTTI"
  

domenica 22 maggio 2011

"ALTRI SUGGERIMENTI E TECNICHE PER FARE I DOLCI" ( QUARTA PARTE)

COME SERVIRE I DOLCI:
Può bastare fare un buon dolce, preparare un ottimo semifreddo, ma al momento di portarlo in tavola esso acquisterà molti punti in più se presentato con gusto e creatività. Alcuni dolci possono essere serviti già tagliati e accompagnati con creme calde e fredde e panna montata. Quelli che verranno portati a tavola interi potranno sempre essere decorati con frutta, panna, zucchero a velo, frutta secca...e chi più ne ha più ne metta. La decorazione o la guarnizione di un dolce può essere anche un accorgimento per rimediare ad alcuni " incidenti di percorso". Un budino seduto, una torta dalla base un po' bruciacchiata o lievitata in modo poco uniforme, possono essere recuperati con un po' di fantasia.
ALCUNI SUGGERIMENTI PER NON SBAGLIARE:
La preparazione dei dolci in genere è quasi sempre molto semplice e non richiede dunque capacità particolari. In alcuni casi è invece un po' complessa. Ecco perciò che sarà bene mettersi al lavoro, particolarmente in questo secondo caso, solamente quando si è nella disposizione d'animo adatta, quando si può contare su una certa tranquillità e si è"di estro". Prima di rimboccarsi le maniche, è dunque doveroso un rapido esame delle proprie condizioni. Anzitutto non cominciare mai a preparare dei dolci se avete poco tempo, a meno di non scegliere una ricetta semplice. Non mettetevi al lavoro se avete motivi di distrazione o di preoccupazione in casa, come un bambino che sta poco bene o che richiede molte attenzioni. Non sperimentate mai una nuova ricetta in un'occasione importante, nella quale dovrete essere ben sicuri di ottenere un buon risultato. Astenetevi dal lavoro, infine, se non siete più che sicuri di avere in casa tutto l'occorrente.
ALTRI CONSIGLI, SCENDENDO NEL PARTICOLARE:
In alcuni dolci è previsto l'impiego di alcolici, di solito , peraltro, in modeste quantità. Se si cucina per i bambini, l'alcol può essere sostituito con dei buoni succhi di frutta. 
Nel montare gli albumi a neve è indispenzabile separare accuratamente i tuorli, non lasciando nelle chiare d'uovo neppure una traccia di tuorlo. E anche importantissimo controllare che la terrina e la frusta siano prive di tracce di unto, e preferibile aggiungere, prima di montarli, un pizzico di sale o un cucchiaino di miele. Gli albumi vanno montati dapprima a bassa velocità, fino a renderli cremosi, poi si può aumentare al massimo sino a ottenere una neve ferma. Lo zucchero dev'essere aggiunto gradualmente e incorporato con molta cautela.
Con altrettanta cautela devono essere incorporati gli albumi a neve all'impasto ed è preferibile adoperare subito gli albumi montati e cuocere l'impasto al più presto, altrimenti la neve si affloscerà.
Per friggere è preferibile l'uso di grassi che resistano bene al calore e non brucino: oli di qualità, in particolare l'olio extra vergine d'oliva, come pure lo strutto. E preferibile friggere sempre a piccole quantità, perché in caso contrario l'olio si raffredda troppo e il dolce assorbe un eccesso di unto. A frittura completata, il dolce va estratto dalla padella con una schiumarola e dev'essere lasciato sgocciolare su una carta da cucina, in modo che possa essere eliminato l'eccesso di unto.
PER CHI NON POSSIEDE UNA BILANCIA DI PRECISIONE:
Non sempre la cucina di casa è dotata di una bilancia di precisione. E dunque opportuno fornire di seguito un'idea di come poter eventualmente orientarsi in modo abbastanza sicuro con alcuni ingredienti di largo impiego, particolarmente quando si sia alle prese con piccole quantità. 
1 TAZZONA, CIOè 1/4 DI litro o 25 cc EQUIVALE A CIRCA:
150 g di grano saraceno
125 g di farina di frumento
250 g di zucchero
175 g di semolino
130 g di farina di mais
100 g di fiocchi d'avena
100 g di ricotta fresca
1 CUCCHIAIO DA MINESTRA RASO EQUIVALE A CIRCA:
10 g di farina di frumento
15 g di zucchero
16 g di burro
20 g di latte
5 g d'olio
7 g di semolino
10 g di panna
1 CUCCHIAIO DA MINESTRA PIENO EQUIVALE A CIRCA:
20 g di farina di frumento
25 g di zucchero
30 g di burro
20 g d'uvetta passa
1 CUCCHIAIO DA MINESTRA COLMO EQUIVALE A CIRCA:
30 g di farina di frumento o di zucchero in polvere
20 g di fecola o di mandorle macinate
15 g di cacao o di mandorle sfilettate
10 g di caffè macinato
50 g di burro
10 g di fiocchi d'avena
15 g di semolino
"GRAZIE PER L'ATTENZIONE...E BUONA VITA A TUTTI...ALLA PROSSIMA"

venerdì 20 maggio 2011

"ALTRI SUGGERIMENTI E SEGRETI DEI DOLCI FATTI IN CASA"(TERZA PARTE)

L'ATTREZZATURA:
Gli utensili necessari alla preparazione dei dolci sono di solito già presenti in qualunque cucina e fanno parte dell'attrezzatura di base. Qualcuno di essi, di uso meno frequente, potrà magari mancare e allora sarà il caso di provvedere senza indugio. Come prima cosa, è indispenzabile avere a portata di mano una bilancia di buona marca, dei dosatori precisi e dei contenitori graduati. Alcune semplici accortezze consentiranno poi di poter ottenere i migliori risultati. Anzitutto, gli utensili, gli stampi e i vari attrezzi dovranno sempre essere scrupolosamente puliti e inodori: non usate mai, ad esempio, pennellesse o cucchiaia di legno adoperati per altre preparazioni culinarie, perché assorbono gli odori e potrebbero compromettere il sapore dei vostri dolci. Gli stampini, inoltre, non dovranno avere nelle scanalature eventuali resti di dolci cotti precedentemente, mentre le fruste per montare gli albumi o la panna non dovranno recare tracce di grasso che potrebbero pregiudicare il risultato finale. Ecco comunque una rapida carrellata degli utensili di uso più frequente che non dovrebbe mai mancare nella vostra cucina per la preparazione dei dolci.
I cucchiaia di legno, di diverse misure, sono molto importanti per la lavorazione dei composti che devono rimanere compatti e non gonfiarsi con l'aria. 
Un piccolo set di spatole di legno, di acciaio o di plastica, di varie misure, sarà utile per la lavorazione di impasti che non devono essere scaldati dal calore delle mani. Apposite spatole di plastica rigida o di metallo potranno poi servire per staccare gli impasti dal piano di lavoro o dalle pareti delle ciotole.
I colini, anch'essi di varie misure, servono per filtrare il succo degli agrumi o il latte, ma anche per spolverizzare cacao in polvere o zucchero a velo, come pure per passare le creme e poter in tal modo eliminare eventuali grumi.
Le fruste a mano servono per montare creme leggere, per incorporare vari ingredienti per battere gli albumi e il burro. 
Le fruste a fili pesanti servono invece per la lavorazione di impasti compatti.
Se preferite, potrete adoperare fruste elettriche, comodissime per montare a neve gli albumi e la panna, per lavorare a crema il burro o rendere soffici le creme, come pure per impastare la farina stemperandola con gli eventuali liquidi.
I setacci, di diverse misure, sono molto utili per passare la farina e farla cadere a pioggia sull'impasto, in modo da poter evitare la formazione di grumi.
I mattarelli, tradizionalmente di legno liscio e stagionato, ma ora anche in plastica, sono indispensabili per stendere la pasta sulla spianatoia. Anche in questo caso è utile averne a portata di mano di diverse misure.
Pennelli piatti di diverse misure e in setola naturali sono indispensabili per lucidare i dolci, per pennellare l'uovo battuto sulla pasta, come pure per distribuire le gelatine.
La rotella tagliapasta, strumento semplicissimo, è indispensabile per dividere la sfoglia in parti uguali, per tagliare i biscotti o le striscie di pasta.
Le formine tagliapasta, di molteplici forme e diverse dimensioni, servono per ritagliare e modellare i biscotti, è opportuno averne a disposizione una certa varietà.
La tasca per dolci non è altro che un cono di tela cerata aperto da entrambe le estremità. Nell'estremità più piccola s'infilano dall'interno le bocchette, una sorta di piccoli imbuti che vengono venduti insieme alla tasca. C'è ne sono ovviamente di vari tipi: liscia-sottile, liscia-larga, liscia-tripla, a nastro-scanalata, a nastro-liscia, a stella. Servono per decorare, per farcire, per spremere sulla piastra del forno l'impasto, per ricoprire di glassa.
Le siringhe per dolci sono di diverse misure e si vendono di solito accompagnate da bocchette intercambiabili a contorno frastagliato o liscio.
Le gratelle risultano veramente utilissime per far raffreddare i dolci dopo la cottura, per glassare, oppure per far asciugare certi dolcetti.
STAMPI E TEGLIE:
Generalmente le dosi consigliate in una ricetta sono per 4-6 persone, quindi in caso di utilizzo di stampi o teglie si opterà per quelle da 24-26 cm. di diametro.Prima di versarvi gli impasti le teglie vanno generalmente unte con burro, o meglio con olio extra vergine d'oliva, e spolverate con farina per evitare che i dolci vi si attacchino durante la cottura. Se il dolce non è di sapore particolarmente delicato consiglio di sostituire la farina utilizzata per spolverare lo stampo con del pangrattato: l'effetto antiaderente è più sicuro. Gli stampi per budini e creme dovranno essere prima inumiditi con acqua o liquore protetti con caramello o anch'essiunti con olio extra vergine d'oliva o burro nel caso andassero in forno.
COME CUOCERE I DOLCI:
Nelle ricette si intende per:
forno moderatamente caldo: 130-170°C
forno caldo: 180-200°C
forno ben caldo: 200-250°C.
Generalmente i dolci lievitati hanno bisogno di forno moderatamente caldo e di una cottura più lunga di quelli non lievitati, che richiedono però un forno più caldo. I tempi di cottura variano comunque a seconda della grandezza e dello spessore del dolce; quelli generalmente consigliati sono soltanto indicativi, fidatevi di più del vostro controllo visivo e della conoscenza del proprio forno. Il metodo più comune per verificare la giusta cottura è di saggiare la pasta infilando uno stecchino , se questo ne risulta asciutto il dolce è cotto. Un altro sintomo di cottura sarà la faciltà con cui il dolce si staccherà dalle pareti dello stampo. Qualora la superficie del dolce dovesse scurirsi troppo prima che esso abbia terminato la cottura, copritela con un foglio di carta metallizzata  e proseguite la cottura abbassando la temperatura ( meglio cuocere per dieci minuti in più che rischiare di bruciare la base del dolce ). Se non altrimenti specificato è meglio introdurre il dolce in forno caldo e poi abbassare la temperatura dopo il primo quarto d'ora di cottura.
COTTURA IN FORNO ELETTRICO O A GAS:
Per i dolci sono più comodi i forni elettrici perché hanno un modo di cottura più delicato e spesso la possibilità di gestire separatamente la cottura in superficie e quella alla base del dolce. Se si possiede un forno a gas occorre avere l'accortezza di porre sempre la griglia di appoggio al centro del forno. Comunque l'unica cosa fondamentale nella cottura del dolce è la conoscenza del forno che si usa: ciascun forno è diverso da un altro, occorre conoscerne il "carattere" e saperne domare le "bizze".
COTTURA A BAGNOMARIA:
Questo tipo di cottura mantiene l'impasto più morbido e per realizzarla correttamente occorre utilizzare due pentole delle quali una entra perfettamente nella seconda e vi rimane sospesa per i manici ( o grazie a qualche altro accorgimento ). La pentola base sarà piena per tre quarti di acqua: durante la cottura si deve provvedere ad aggiungere acqua in modo da mantenerne il livello sempre costante.
ALTRI TIPI DI COTTURA:
Per chi non avesse il forno esistono oggi in commercio metodi sostitutivi quali il forno a microonde o le doppie pentole da utilizzare sui normali fornelli a gas. La riuscita è assicurata con entrambi i metodi e per gli accorgimenti di utilizzo rimando alle apposite modalità di uso. Ottima soluzione per i dolci è l'utilizzo dei forni a legna che donano un sapore particolare. Anche qui l'esperienza e la maestria nell'uso sono però d'obbligo. 
FINE TERZA PARTE....SEGUE....   

mercoledì 18 maggio 2011

"ALTRI SUGGERIMENTI E SEGRETI DEI DOLCI FATTI IN CASA"(SECONDA PARTE)

AL POSTO DELLO ZUCCHERO:
I gusti moderni oltre ad essere meno "grassi" sono anche meno "zuccherati", quindi considerate di ridurre del 20 per cento la presenza di zucchero se già propensi al non esageratamente dolce. Vi ricordo, come già è stato fatto ampiamente sia nei libri o articoli che riguardano la cucina moderna, come lo zucchero bianco venga estratto attraverso complessi procedimenti, che lo portano a contatto di una trentina di sostanze chimiche di cui poi conserva tracce, e alla fine dei quali esso si sarà trasformato in una materia sintetica completamente morta, di difficile digestione per l'organismo umano. Per lo stesso motivo è bene non usare lo zucchero a velo già pronto, per non sommare dubbie provenienze e additivi; meglio prepararlo da noi utilizzando un tritatutto elettrico. Per questo motivo lo zucchero bianco, di barbabietola, può essere quasi sempre degnamente sostituito dallo zucchero di canna (eventualmente passato al tritatutto elettrico per renderlo più fine), o dal miele. La produzione dello zucchero di canna non è però immune da procedimenti industriali; esso deve essere per quanto possibile di sicura provenienza. La sostituzione ideale dello zucchero è il miele che in caso deve essere naturale, grezzo. Per quanto possibile il miele non va però riscaldato, anche perché con la cottura si caramella ed è quindi di difficile impiego in alcuni tipi di dolci; sarà però ingrediente ideale di torte rustiche e di creme fredde. Tra i dolcificanti naturali che potremo utilizzare in sostituzione parziale o totale dello zucchero vi ricordo il malto (di riso, di orzo) di aspetto vischioso, simile alla melassa. Non dimentichiamoci poi che i dolci che contengono tra i loro ingredienti la frutta avranno meno bisogno degli altri di apporti di zucchero; volendo è possibile è possibile usare centrifughe di mele e uva per zuccherare gli impasti, con l'accortezza di ridurre anche gli apporti di altri liquidi.
LA SCELTA DELLA FARINA:
Nella preparazione di dolci vengono usate generalmente tre tipi di farina: di frumento, di fecola (cioè di tuberi, generalmente di patata) e, più raramente, di mais. La farina che si trova comunemente nei negozi di alimentari è anch'essa spesso frutto di una lavorazione industriale che la impoverisce di alimenti "vitali" e la arricchisce di residui chimici dannosi alla salute. Inoltre se la farina proviene da coltivazioni di frumento convenzionali porterà tracce anche dei prodotti chimici utilizzati per la coltivazione (fertilizzanti, antiparassitari ecc.). I nostri dolci saranno più sani e digeribili se utilizzeremo farine poco raffinate, prodotte con macinazione a pietra da cereali e tuberi coltivati e conservati con metodi che escludono l'impiego di prodotti chimici nocivi alla nostra salute. Esistono in commercio farine speciali per dolci, più fini di quelle comunemente utilizzate; per ovviare all'inconveniente potremo setacciare la "normale" farina prima dell'uso evitando così grumi o grossolanità.
GLI ALTRI INGREDIENTI:
Anche le uova, il latte, la frutta, gli aromi e qualsiasi altro ingrediente utilizzato nella preparazione di una crema, di una torta, di un pasticcino, deve essere di qualità e freschissimo. Consiglio di rifornirvi in negozi in cui si vendono prodotti di qualità e biologici, cioè da colture e allevamenti che non fanno uso di prodotti chimici. Le uova non avranno così al loro interno coloranti per i tuorli, conservanti per farle durare di più, residui di antibiotici e altre sostanze somministrate alle galline, così come il latte che andrà preferito intero e pastorizzato.
RIGUARDO ALLA LIEVITAZIONE:
I lieviti consigliati nella preparazione dei dolci sono generalmente di due tipi: il lievito di tipo chimico ( per le dosi seguite le indicazioni riportate sulle confezioni) e il lievito di birra ( generalmente 10-12 g di lievito ogni 500 g di farina, aumentare a 15-20 g se la temperatura è fredda ). Il primo è il più sconsigliabile, perché la sua azione non ha niente di naturale, ma è motivata soltanto dalla presenza di sostanze chimiche.
Il lievito di birra è invece formato da cellule vive, si presenta come una pasta soda di colore grigio e dal buon odore; lo si utilizza sbriciolandolo e stemperandolo in acqua tiepida insieme con qualche cucchiaio di farina. Esiste anche il lievito secco in granuli, di più lunga conservazione di quello di birra fresco; prima di essere usato deve essere sciolto, di solito, in acqua a 40°C. Un altro tipo di lievito che desidero segnalarvi e che senza alcun motivo viene poco usato nella preparazione di dolci tradizionali è il lievito naturale, la cui azione lievitante è certamente migliore e più sana. Per procurarselo occorre rivolgersi a un panificio che fa pane integrale con questo tipo di lievitazione o fabbricarselo in casa. FINE SECONDA PARTE...SEGUE...           

domenica 15 maggio 2011

"TECNICHE E SUGGERIMENTI PER UNA BUONA RIUSCITA DI UNA TORTA"

Le fasi nella preparazione di una torta sono tre: preparazione dell'impasto, cottura e raffreddamento e in ultimo la decorazione.
Prima di iniziare  l'impasto dovete preparare lo stampo: esso dev'essere imburrato con cura, perché niente può rovinare una buona torta più che essere sformata male. Se si dovesse richiedere l'infarinatura, ricordate di eliminare l'eccesso di farina rovesciando lo stampo e battendolo leggermente.
Poi dovete conoscere bene il vostro forno e vi raccomando caldamente di usare un termometro da forno: le indicazioni delle temperature scritte sul forno stesso sono soltanto approssimative. Vi sono quasi sempre dei punti del forno che riscaldano di più; dovete sapere dove sono e girare la torta in modo che possa cuocere in modo uniforme.
La misurazione degl'ingredienti di una torta deve essere precisa. La chimica della torta non permette di usare un "pizzico" di zucchero, una "noce" di burro(eccetto che nella copertura o nella guarnizione) un "po' " di farina ecc. Ci sono voluti anni di prove per sapere esattamente quanta farina ci voglia in una torta per produrre la giusta consistenza e leggerezza . Le torte non si possono correggere man mano che si fanno, come per una salsa; si giudica a prodotto finito.
Alcuni ingredienti sono comuni a tutti gli impasti: grassi( burro, olio o strutto),uova, zucchero e farina. Sono le proporzioni tra questi ingredienti a determinare il tipo di impasto. Secondo il tipo di lievitazione, le torte si possono dividere in gruppi. Quelle totalmente prive di grassi, che lievitano grazie alle uova battute a lungo, come, per esempio, il pan di Spagna; quelle che contengono molti grassi, per le quali si deve montare il burro a crema, poi aggiungere lo zucchero e sbattere bene per ottenere una crema leggera e spumosa( questa combinazione produce torte ricche e morbide); quelle in cui si utilizza lievito artificiale: in polvere, bicarbonato di sodio, o lievito i birra. Tutti i sistemi si basano sul fatto di incorporare aria nell'impasto: nel primo caso si incorpora l'aria alle uova, nel secondo nel burro e zucchero, nel terzo l'aria è prodotta dalla fermentazione della pasta.
I tempi di cottura non possono essere che approssimativi, perché le variazioni sono infinite e dipendono dal vostro forno, dall'altitudine della vostra abitazione, dallo stato di umidità atmosferica del giorno in cui preparate la torta e anche dalla vostra esperienza nel decidere il momento giusto per ritirare la torta dal forno! E' molto importante sapere quando la torta è pronta per essere sformata. Ci sono poche torte che vanno sformate subito dopo la cottura; normalmente esse hanno bisogno di intiepidirsi per " rapprendersi", altrimenti sono troppo fragili e possono rompersi. Una volta sformate vanno lasciate raffreddare completamente: possibilmente poggiando la torta sopra una gratella, in modo che l'aria possa circolare tutto intorno.
Siamo arrivati all'ultima fase della preparazione di una torta: la decorazione. Ci sono modi semplici di decorare come spargere la torta con zucchero a velo, ricoprirla con una glassa al cioccolato e altri più complessi come farcirla con marmellata, con crema o panna. Per spalmare bene la copertura è comodo avere un piatto girevole da pasticciere che permette di tenere fermo il coltello sul lato della torta mentre il piatto gira. Sarà utile imparare a usare la tasca e le siringhe da pasticciere, montate con le varie bocchette, che vi faranno divertire creando guarnizioni di tutti i tipi con glasse, creme e panna montata. Potete decorare con disegni o scritte augurali, decorazioni spiritose o guarnizioni composite.
Un suggerimento pratico: quando dovete tagliare una torta a strati orizzontalmente, prima di farlo, operate un piccolo intacco da un lato, che verrà nascosto dalla copertura, e vi permetterà poi di trovare il punto giusto per ricomporre la torta.
E' bene ricordare che le torte farcite e ricoperte con una crema o una glassa si conservano più a lungo e quindi possono essere preparate qualche giorno prima di essere servite. Parlando della conservazione vi raccomando vivamente l'uso del freezer: se non l'avete provato sarete sorpresi di constatare come la torta conservata nel freezer sembri assolutamente fresca, come fatta il giorno stesso. Le torte prive di farcitura e di copertura vanno fatte scongelare a temperatura ambiente ancora protette dalla pellicola trasparente. Altrimenti vanno fatte scongelare senza la pellicola protettiva. 
"BUONA VITA A TUTTI DA BABBà"

"ALTRI SUGGERIMENTI E SEGRETI DEI DOLCI FATTI IN CASA"(PRIMA PARTE)

"PREFAZIONE"
Porzioni di torte più o meno elaborate per celebrare festività e ricorrenze, pasticcini e dolcetti semplicemente per consolarci in una giornata un po' storta: sono poche, rare, le persone che si sottraggono al fascino esercitato da una porzione di dolce. Ci sono dei sapori nei nostri ricordi che facciamo fatica a dimenticare e molti di essi si ricollegano alla preparazione delle torte che fanno parte della tradizione della nostra famiglia o della regione nella quale abitiamo. Alle semplici preparazioni che fanno parte della tradizione italiana ho affiancato è affiancherò altre, più elaborate e tipiche della celebrazioni festive o di particolari ricorrenze della mia regione: la Campania. Non c'è niente di particolarmente difficile nella loro esecuzione, bisogna armarsi di pazienza e di passione, affiancando alla tecnica culinaria l'amore per ciò che si sta preparando....La buona volontà ci aiuterà lì dove l'inesperienza potrebbe causare qualche inconveniente. Prima di passare all'elencazione di ricette future, oltre quelle già postate da me, desidero parlarvi degli ingredienti da utilizzare e darvi qualche consiglio, svelarvi qualche trucco del mestiere.
IL PRIMO SEGRETO: LA QUALITà DEGLI INGREDIENTI:
La frenesia con la quale ormai conviviamo, l'offerta da parte dell'industria alimentare di semilavorati e dolci finiti, ci hanno disabituato a creare con le nostre mani pasticcini e torte. Ne ha risentito il gusto, ne ha risentito la nostra stessa salute. Qualsiasi torta preparata in casa richiede l'impiego di prodotti freschi, fondamentale per la sua buona riuscita è la qualità degli ingredienti impiegati; proprio per questo i dolci fatti in casa devono quasi sempre  essere consumati al più presto, essendo di difficile conservazione. Questo è il primo, forse più lampante motivo per cui dovremmo diffidare da merendine, tortine, paste dolci che riccamente confezionate ammiccano dagli scaffali dei negozi alimentari. Il loro confazionamento con date di scadenza così protratte nel tempo è un primo indice di quanto poco naturale, di fresco è nei loro ingredienti. L'industria dolciaria non può, per esigenze di mantenimento dei prodotti e di costi, impiegare ingredienti naturali: additivi, conservanti, coloranti, grassi insani regnano incontrastati nelle preparazioni confezionate. Le nostre preparazioni cui affidiamo la nostra felicità rischiano allora di diventare veramente un pericolo per la nostra salute e non solo__ahimè!__per il nostro peso. Ritorniamo allora a riscoprire gli antichi sapori dell'arte dolciaria tradizionale, imparando a confezionare con le nostre mani torte paradiso e cannoli siciliani. Ma non basta fare i dolci in casa e eseguire attentamente le indicazioni date nelle singole ricette, occorre innanzitutto utilizzare ingredienti di qualità, sani, naturali. Niente aromi in boccetta sintetiche o polverine insaporite con additivi chimici, impariamo a limitare l'uso di canditi e decorazioni in zucchero coloratissime e ricerchiamo prodotti più slavati, ma meno intrisi di coloranti dannosi alla salute e così via. Farina, burro o olio, uova, zucchero o miele, frutta e cioccolato devono essere di prima qualità e di provenienza sicura, arrivare cioè da coltivazioni o allevamenti in cui non si faccia utilizzo di prodotti chimici tossici.
COME FARE I DOLCI MENO GRASSI E Più SANI:
Ho detto che le ricette che ho già postato, in questo mio blog, sono della tradizione Campania. Per questo motivo spesso faccio largo impiego di ingredienti, quali burro__ a volte anche strutto__zucchero e panna che ne agevolano una "perfetta", soffice, più che saporita riuscita e vanno incontro al gusto standardizzato dell'abitudine. Non ho voluto manomettere, ne lo farò, più di tanto le dosi e gli ingredienti tradizionalmente consigliati per non snaturarne i noti sapori, ma alla luce di una riscoperta alimentazione naturale, desidero sottolineare come il nostro organismo, già più che stressato dalla frenesia della "vita moderna", faccia fatica a scontrarsi con grassi quali il burro o lo strutto, grosse quantità di zuccheri ecc...Non soltanto ne risente il nostro peso forma, ma la nostra digestione sarà più difficile e l'organismo ingenerale intossicato. Vediamo allora alcuni trucchi per no dover rinunciare a
consolatorie porzioni di dolce, pur tenendo alla nostra salute e al buon funzionamento dell'organismo
AL POSTO DEL BURRO:
In generale si consiglia di fare uso di burro proveniente da lavorazioni "sicure". che garantiscono la sua produzione con panna di qualità, senza additivi e conservanti aggiunti. Dove invece sarà possibile provare, guidati dal gusto e dall'esperienza, a ridurre l'uso sostituendolo (parzialmente o in toto) con olio extra vergine d'oliva o oli di semi di prima spremitura  freddo, definizione questa che assicura l'impiego nella produzione dell'olio di materie prime di qualità al riparo da sofisticazioni e riciclaggi. non dimentichiamo che in sostituzione del burro sarà inoltre possibile utilizzare il latte, lo yogurt__in particolare nei dolci lievitati darà buoni risultati la sostituzione del burro con olio e yogurt in parti uguali. Un ultima parola in sfavore della margarina che spesso viene utilizzata al posto del burro pensando che sia più digeribile, meno grassa. La legge non vieta la fabbricazione della margarina con qualsiasi tipo di grasso animale e vegetale, molto del quale viene sottoposto a un processo di solidificazione, detto idrogenato, che provoca la formazione di sostanze la cui nocività non è stata ancora esclusa . Nella margarina sono inoltre presenti agenti chimici emulsionanti e conservanti. Tutto questo per dire che piuttosto che impiegare la margarina è meglio utilizzare del buon burro di qualità. FINE PRIMA PARTE...SEGUE...                 

lunedì 9 maggio 2011

"DULCE DE LECHE..O' LATT' DOCE...PER LORY B."(con ricettina finale)

"PREFAZIONE"
Dedico questa ricetta all'amica Lory B.( lorybbistrot.blogspot.com)così addolcirà le sue ricette favolose che post nel suo meraviglioso blog.
Ormai, tutti sapete che cosa è il dulce de leche, non c'è bisogno che lo dica a cosa serve, in poche parole è un latte dolce che si usa, dopo la sua preparazione, per guarnire; torte, dolciumi, gelati, budini ecc..ecc..Viene consumato anche al cucchiaio o spalmato su pane fresco o tostato. La preparazione di questo latte è abbastanza laboriosa e lunga, ma girovagando tra i siti e tra i commenti?Ho notato che la soluzione più semplice da fare e molto meno lunga da cuocere, non viene considerata ed io, in questo caso ve la propongo con una ricettina finale.
COSA VI SERVE:
Una pentola a pressione con doppia valvola di sicurezza
INGREDIENTI:
Un barattolino di latte condensato della Neslè
Acqua q.b.
PROCEDIMENTO:
Inserire il barattolino, chiuso, nella pentola a pressione, riempire d'acqua per almeno 4 dita al di sopra del barattolo. Chiudete con il coperchio e cuocete con fiamma media fino a che inizia fischiare bene, da questo momento, abbassare la fiamma al minimo e calcolate 25 minuti, esatti, di cottura. Finito il tempo di cottura, far fuoriuscire tutto il vapore, aprite il coperchio e lasciate raffreddare nell'acqua. Dopo ciò, prelevare il barattolo ed aprirlo ed invasate in un barattolo di vetro sterilizzato. Se non volete fare questa operazione, rimanete il barattolo di latte chiuso senz'aprirlo, così lo utilizzerete quando vi serve. OK!!!!!
RICETTINA SEMPRE PER TE...LORY B. :
Prendere un pacco di biscotti al cacao(tipo Pan di Stelle)bagnarli nel caffè forte, fare uno strato di questi biscotti, poi prendete il dulce de leche e mescolatelo con della panna montata ma senza strafare ma variegandolo con poche mescolate di cucchiaio. Mettete uno strato di miscela sopra i biscotti, poi un'altro strato di biscotti sempre bagnati nel caffè, uno di miscela e così via fino a formare, almeno, 4 strati di biscotti. Guarnite in superficie con altro dulce de leche, infine riporre in frizer è.......goderselo!!!!!!
N.B.: Le dosi di questo dolce non le ho messe, per il motivo che ognuno di voi, sarà libero di mettere a suo piacimento la quantità degli ingredienti più giusta, praticamente fate ad occhio viene di sicuro una bomba goduriosa e di gusto libidinoso!!!!!!Ahiahiahi!!
"BUONA VITA A TUTTI"...............GRAZIE!!!!LORY B.

sabato 7 maggio 2011

"A TORT ' A' BRIOSCH' E TITINA...IN ONORE DELLA FESTA DELLA MAMMA"

"PREFAZIONE"
Non posso mettere il nome esatto di questa torta per motivi di legalità e di diritto di appropriazione. Questa torta viene fatta sopratutto per la festa della Mamma ed io ne approfitto per dare gli auguri a tutte le Mamme di questo Mondo e a chi non c'è più. La torta viene prodotta nell'Aversano ed gli abitanti di questa città non fanno colazione se non mangiano una bella fetta di questa meravigliosa e morbida torta brioche. La ricetta che vi trascrivo mi è stata regalata è non so se è quella giusta perché ogni Aversano ha la sua ricetta, e come la pastiera napoletana, la base e sempre quella ma ogni uno fa le sue modifiche ed esecuzioni diverse, ma alla fine sempre pastiera rimane. Spero di avere un riscontro sull'originalità della ricetta e che la proviate per capire che cosa vi perdete se non lo fate, qualcosa di sublime e si mantiene morbida per alcuni giorni mantenendola al fresco. Gli Aversani stendono l'impasto in una sfoglia abbastanza sottile e la riempiono di crema pasticciera e amarene e poi la ricoprono con l'altra sfoglia. Non me ne vogliono gli Aversani se ho modificato questa torta in una brioche più alta in confronto di quella originale che molto più bassa. 
COSA VI SERVE:
Una planetaria
Uno stampo da 34 c.m. di diametro e alto 8-9 c.m. imburrato ed infarinato
Una ciotola capiente col coperchio
INGREDIENTI:
1 kg di farina Manitoba Americana Lo Conte
300 g di burro bavarese
2 bustine di lievito di birra secco della Pane Angeli Mastro Fornaio
4 uova fresche intere
150 g di zucchero semolato
2 bustine di vanillina
La scorza grattugiata di una arancia intera o una fialetta di aroma arancia Pane Angeli
1/2 fialetta di aroma limone Pane Angeli
1 cucchiaino di sale fino
INGREDIENTI PER IL RIPIENO:
Seguire la ricetta della mia crema pasticcera con queste dosi:
1 litro di latte intero fresco
6 tuorli d'uova freschi
180 g di farina "00"
2 bustine di vanillina
200 g di zucchero semolato
amarene sciroppate della Fabbri a piacere
PROCEDURA:
Impastare tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria e lavorarli per bene ad una velocità bassa con il gancio ad uncino fino a quando si formerà una palla elastica, liscia e bene incordata. Dopo mettetela nella ciotola ben chiusa e fatela lievitare per tutta una notte. Il giorno dopo dividete la pasta e stendetela in due dischi, uno più grande dell'altro. Con il disco più grande rivestite lo stampo imburrato ed infarinato, poi mettete la crema pasticcera in modo omogeneo e le amarene, chiudete con l'altro disco di pasta facendo aderire bene i bordi aiutandovi con dell'acqua o del bianco d'uovo. Fatela lievitare per un'ora per poi infornare, con forno preriscaldato, ad una temperatura di 160°C per 50 minuti , ma prima di cuocerla, spennellare con dell'acqua tutta la superficie e spargevi sopra dello zucchero semolato. Fate attenzione durante la cottura, la superficie si può facilmente scurire, se ciò accadesse copritela con un foglio di carta argentata e proseguite la cottura. La temperatura originale, del forno, per questa torta, è di 180°C, con il forno mio ha gas statico, che è nuovo, ho dovuto scendere di 20°C, quindi regolatevi voi con il vostro.
"BUONA VITA A TUTTI...AUGURI A TUTTE LE MAMME"

martedì 3 maggio 2011

"O CASATIELL' E DONNA GIUSEPPINA DO' VICO NOCELLA"





"PREFAZIONE"
A Napoli c'è un vico molto stretto dove a stento ci passa un'automobile è si chiama appunto vico Nocella. Una sera, nel mentre lavoravo per fare la raccolta dei rifiuti, avvertimmo, insieme al mio collega di lavoro, un profumo nell'aria da colpirti allo stomaco, di sicuro qualcuno stava cucinando qualcosa di buono. Dissi gridando al collega: "Rafè!!O' sient' stu prufum?"In quel momento che lo dicevo, da una finestra stava affacciata una vecchietta molto arzilla, a tal punto che nell'immediatezza mi rispose all'istante dicendomi;"Giuvinò!Vi piace stu prufum?Dicit a verità vi faccio cunsulà?Sto facendo O'Casatiell!!Vi piace?La volete una fetta?" In tutta verità non potemmo trattenerci a dire di no, come si faceva a rifiutare. Così la signora Giuseppina, così si chiamava, ci fece assaggiare questo sublime casatiello. Signori miei; non vi dico che cosa era, un sapore che non avevo mai assaggiato, dopo che avevamo leccato anche le dita, cercai di convincerla a farmi dare la ricetta e lei subito mi disse di si!Così il giorno dopo andai a trovarla portandoci, così si usa fare da noi a Napoli, come regalo per la sua gentile disponibilità, zucchero e caffè. Lei rimase molto contenta e subito mi fece accomodare e prima di darmi la ricetta, mi offrì una bella tazzulell e caffè. Dopo che avevo sorseggiato insieme a lei il caffè, con tanto vigore mi disse:"Giuvinò!Ca sta carta e penna, e scrivete!". Non la dimenticherò mai, questa signora esile con tanta forza, tanto buon cuore e dalle mani d'oro. Grazie sig.Giuseppina, vi porterò sempre nel mio cuore. In suo onore vi trascrivo questa ricetta originale, cambiando solamente la farina, il resto è tutto uguale.
COSA VI SERVE:
Un'impastatrice 
Manualità
Uno stampo da casatiello col buco centrale chiuso a cono di 30 c.m. di diametro, 9 c.m. di altezza e 25 c.m. di diametro nel fondo
Tempo a disposizione
INGREDIENTI PER LA PASTA:
500 g di Manitoba "lo Conte"
500 g di farina "00" della Divella
350 di sugna(strutto)della ditta IAVARONE...vi ho proposto questo tipo di sugna, perché è l'unica ditta, in commercio, tra le tante, che riesce a fare la sugna come fatta in casa di colore marroncino chiaro e non bianca come al solito si trova nei super mercati, il sapore e eccezionale ed emana un profumo intenso in cottura
100 g di pecorino grattugiati
100 g di parmigiano grattugiato
1 bustina di lievito di birra secco..Mastro Fornaio della Pane Angeli
pepe q.b.
Un cucchiaino di sale fino
2 cucchiaini di zucchero semolato
450-500 ml(+ O -)di acqua naturale imbottigliata
PER L'IMBOTTITURA:
1 kg di salumi tagliati a tocchetti, comprati e già preparati e messi sottovuoto, in buste, o dal salumiere o nei super mercati, non sono altro che gli sfridi di quello che rimane dei salumi e dentro c'è di tutto, in gergo nostro si chiama:"A' RUMMASUGLIA" cioè, vuol dire, tutto mischiato.
PER LA DECORAZIONE:
5 uova intere fresche
ESECUZIONE:
Nella ciotola dell'impastatrice, mettete le farine, il lievito, lo zucchero, il pepe, il pecorino e in cominciate a fare andare avanti la macchina dando una prima mescolata a secco, poi aggiungete lo strutto e fatelo assorbire alla farina il più possibile e subito aggiungete l'acqua, tiepida, un po' alla volta fino a che vedrete che la pasta incomincia a formarsi e si stacca dalle pareti. La marca della farina che ho decritto, la Manitoba, a la capacità di assorbire molto, quindi regolatevi voi se c'è ne vuole di meno o di più di acqua. Quando vedrete che la pasta incomincia ad incordarsi?Solo adesso potete mettere il sale facendolo assorbire. A questo punto prelevare l'impasto e mettetelo a lievitare in una ciotola capiente infarinata ben chiusa con del nastro adesivo, che serve per non far fuoriuscire la pasta, per una notte intera fino al mattino successivo, quindi vi conviene di iniziare a fare l'impasto la sera prima. Il giorno dopo, capovolgete la pasta sopra un tavolo, toglietene un pezzo da vicino che vi servirà per fermare le uova sulla superficie del casatiello, con le mani stendete la pasta fino a formare un rettangolo di dimensioni tali, in lunghezza, da farlo entrare nello stampo descritto, spargete i salumi su questo rettangolo omogeneamente e mettete il parmigiano sparso su di essi, poi dal lato più lungo in cominciate ad arrotolare, su se stessa, la pasta, più strettamente possibile, fino a formare un salsicciotto che metterete nello stampo, unto bene con altra sugna e, unite bene l'estremità, per finire fate delle buchette per appoggiarvi dentro le uova e fermatele con delle striscette di pasta che in precedenza avevate  conservato formando delle croci. Non vi resta che farlo lievitare ancora, per un minimo di 3 ore in un luogo tiepido. Quando vedrete che il casatiello sta per arrivare ai bordi dello stampo non vi resta che metterlo in forno preriscaldato ad una temperatura di 160°c e fatelo cuocere a questa temperatura per i primi 10 minuti poi alzate a 180°C per altri 50 minuti. Il tempo di cottura è indicativo, ogni forno fa la sua cottura, quindi regolatevi voi col vostro ma rimanete su questa temperatura fino che vedete che il casatiello si sia ben dorato ed emanerà il suo aroma. Fate sempre la prova del ferro da calza per vedere se è cotto non prima di sfornarlo. 
N.B.: La buonanima della signora Giuseppina, pace all'anima sua, lo impastava con le mani, lo voluto sottolineare per il fatto che oggi ormai la manualità nell'impastare con le mani non si usa quasi più specialmente se si devono fare più impasti, ci si stanca di più e i tempi di preparazione si allungano di molto  
"BUONA VITA A TUTTI!!!! DA PARTE DI BABBà"