"PREFAZIONE"
Questa ricetta non è assolutamente mia!!!Ve la trascrivo tal quale com'è l'originale che ho trovato su una rivista. In questa bellissima isola, nel periodo pasquale, ogni famiglia custodisce da sempre una personalissima ricetta, sul Monte di Procida e Procida. Basta però scendere le pendici del Monte per perderne le tracce. Questo dolce non ha nulla a che vedere con quello rustico conosciuto a Napoli. E invece un dolce-un po' spigoloso, non morbido né accattivante, ma immancabile nelle case montesi e procidane. Protagonista indiscusso ne è il "criscito", la pasta madre che le massaie facevano in casa e oggi chiedono al panettiere: ingrediente "miracoloso", non a caso associato alla Pasqua, un tempo usato persino per curare contusioni e distorsioni. La preparazione del casatiello è un vero rito ed occupa la casa per due giorni ed una notte. Una stanza, appositamente riscaldata, viene destinata ad ospitare una notevole distesa di "ruoti", protetti da ampie coperte: saranno il regalo pasquale per parenti ed amici. Un tempo li si cuoceva nel forno a legna, uno grande per la famiglia, uno piccolo per ogni figlio, uno per le giovani fidanzate, che ne facevano omaggio alla futura suocera.
COSA VI SERVE:
Tempo è pazienza
Manualità
INGREDIENTI PER L'IMPASTO:
500 g di farina
4 uova intere
250 g di zucchero
125 g di sugna(strutto)
100 g di criscito(pasta madre comprata dal panettiere o fatta da voi)
1 arancia di giardino premuta
un bicchierino di liquore Strega
cannella a piacere
una punta di un cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
PER LA DECORAZIONE:
4 uova intere da immergere nell'impasto, coperte da striscette di pasta a croce
Fare una glassa con:
albumi d'uovo
zucchero a velo
qualche goccia di limone
per guarnire questa glassa ci vogliono i "diavulilli", i famosi confettini colorati
ESECUZIONE:
Conviene cominciare la preparazione di sera, per aver il tempo di "rinfrescare" l'impasto per due volte. Aggiungere al criscito(pasta madre)un uovo intero, un cucchiaio di farina ed un cucchiaio di zucchero; impastare e lasciar riposare e lievitare per una notte. Il giorno dopo, al mattino, ripetere la stessa operazione, aggiungendo gli stessi ingredienti. Dopo 12 ore aggiungere quel che resta della farina , dello zucchero, la sugna, le altre due uova, il succo dell'arancia e la sua scorza grattugiata, la Strega, la cannella e la punta del cucchiaino di polvere dei chiodi di garofano e continuate a lavorare il tutto fino ad amalgamare bene gli ingredienti, ovviamente questo lavoro deve essere fatto a mano su di un piano. Ungete con la sugna uno stampo col buco centrale, riempirlo con l'impasto ottenuto ed immergevi le restanti 4 uova distanziandole regolarmente fra di loro, coprendole con piccole striscette di pasta a croce. Lasciare il casatiello a riposare e lievitare al caldo sino a che l'impasto non avrà quasi ricoperto le uova. Solo a questo punto infornare a 180 gradi, in un forno già caldo, per circa un'ora. Dopo la cottura decorare con il bianco montato a neve insieme allo zucchero a velo ed al limone ed infine cospargere con i "diavulilli"
N.B.: Quando Babbà trova qualcosa d'interessante, come questo dolce identitario della comunità che sta man mano recuperando le sue origini è la sua cultura, state pur certi, che nell'immediatezza, Babbà ve lo trasmette tra scrivendolo a voi tutti tal quale senza cambiare o modificare nulla. In futuro vi darò la mia ricetta personale che si identifica, al quanto, a questa ricetta. Grazie per la cortese attenzione.
"BUONA VITA A TUTTI"
Questa ricetta non è assolutamente mia!!!Ve la trascrivo tal quale com'è l'originale che ho trovato su una rivista. In questa bellissima isola, nel periodo pasquale, ogni famiglia custodisce da sempre una personalissima ricetta, sul Monte di Procida e Procida. Basta però scendere le pendici del Monte per perderne le tracce. Questo dolce non ha nulla a che vedere con quello rustico conosciuto a Napoli. E invece un dolce-un po' spigoloso, non morbido né accattivante, ma immancabile nelle case montesi e procidane. Protagonista indiscusso ne è il "criscito", la pasta madre che le massaie facevano in casa e oggi chiedono al panettiere: ingrediente "miracoloso", non a caso associato alla Pasqua, un tempo usato persino per curare contusioni e distorsioni. La preparazione del casatiello è un vero rito ed occupa la casa per due giorni ed una notte. Una stanza, appositamente riscaldata, viene destinata ad ospitare una notevole distesa di "ruoti", protetti da ampie coperte: saranno il regalo pasquale per parenti ed amici. Un tempo li si cuoceva nel forno a legna, uno grande per la famiglia, uno piccolo per ogni figlio, uno per le giovani fidanzate, che ne facevano omaggio alla futura suocera.
COSA VI SERVE:
Tempo è pazienza
Manualità
INGREDIENTI PER L'IMPASTO:
500 g di farina
4 uova intere
250 g di zucchero
125 g di sugna(strutto)
100 g di criscito(pasta madre comprata dal panettiere o fatta da voi)
1 arancia di giardino premuta
un bicchierino di liquore Strega
cannella a piacere
una punta di un cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
PER LA DECORAZIONE:
4 uova intere da immergere nell'impasto, coperte da striscette di pasta a croce
Fare una glassa con:
albumi d'uovo
zucchero a velo
qualche goccia di limone
per guarnire questa glassa ci vogliono i "diavulilli", i famosi confettini colorati
ESECUZIONE:
Conviene cominciare la preparazione di sera, per aver il tempo di "rinfrescare" l'impasto per due volte. Aggiungere al criscito(pasta madre)un uovo intero, un cucchiaio di farina ed un cucchiaio di zucchero; impastare e lasciar riposare e lievitare per una notte. Il giorno dopo, al mattino, ripetere la stessa operazione, aggiungendo gli stessi ingredienti. Dopo 12 ore aggiungere quel che resta della farina , dello zucchero, la sugna, le altre due uova, il succo dell'arancia e la sua scorza grattugiata, la Strega, la cannella e la punta del cucchiaino di polvere dei chiodi di garofano e continuate a lavorare il tutto fino ad amalgamare bene gli ingredienti, ovviamente questo lavoro deve essere fatto a mano su di un piano. Ungete con la sugna uno stampo col buco centrale, riempirlo con l'impasto ottenuto ed immergevi le restanti 4 uova distanziandole regolarmente fra di loro, coprendole con piccole striscette di pasta a croce. Lasciare il casatiello a riposare e lievitare al caldo sino a che l'impasto non avrà quasi ricoperto le uova. Solo a questo punto infornare a 180 gradi, in un forno già caldo, per circa un'ora. Dopo la cottura decorare con il bianco montato a neve insieme allo zucchero a velo ed al limone ed infine cospargere con i "diavulilli"
N.B.: Quando Babbà trova qualcosa d'interessante, come questo dolce identitario della comunità che sta man mano recuperando le sue origini è la sua cultura, state pur certi, che nell'immediatezza, Babbà ve lo trasmette tra scrivendolo a voi tutti tal quale senza cambiare o modificare nulla. In futuro vi darò la mia ricetta personale che si identifica, al quanto, a questa ricetta. Grazie per la cortese attenzione.
"BUONA VITA A TUTTI"